AUTlook
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Lo spunto:

"Papà..."

"Ti ascolto."

"Un mio compagno a volte si comporta un po' da matto."

"Anche tu, Tommaso. Anch'io..."

"Ma lui dà di matto in classe, davanti a tutti."

"Spiegati meglio."

"Boh, ogni tanto si alza di scatto, si agita e fa le vocine da cartone animato!"

"Mh. E quindi?"

"Niente. Poi si calma. È quello autistico."

"È tuo amico? Voglio dire, ci parli? Ci giochi?"

"Poco. Passa molto tempo a leggere, per i fatti suoi."

"Meglio che stare sul cellulare, direi."

"È un testina (molto intelligente, ndr.), sa un sacco di cose."

Per il compagno di Tommaso, una luce troppo forte, uno strillo (anche giocoso) o il volume delle voci in generale, un compagno che gli bussa sulla spalla, il colore di una maglietta, uno sguardo prolungato, lo spostamento di banco, di un mobile nell'aula o un compito particolarmente impegnativo (ma anche uno per lui ripetitivo se non banale...) possono rappresentare una fonte di grande stress. Disagio, tensione, malessere che il ragazzino cerca di controllare finché può, perché non vuole infastidire i compagni e apparire come "quello strano". Disagio che vorrebbe comunicare ma non trova le parole giuste, o le trova ma non gli escono. Ed ecco che (può essere) inizia a sfarfallare (agitare le mani) e/o a fare le vocine. In realtà sta solo cercando di comunicare, a modo suo. Ma Tommaso queste cose non le sa. Lui sa solo che il suo compagno è autistico.


Lo spettacolo:

AUTlook è uno sguardo all'autismo che cerca lo sguardo dell'autismo. Di storie come quella che raccontiamo ce ne sono tante, tante quante sono le variabili di funzionamento di una persona con disturbo dello spettro autistico. Questa è una, ed è una storia vera. Il racconto di un figlio e di una madre che ci parla di paure e insicurezze ma anche di coraggio e determinazione, di sconfitte e frustrazioni ma anche di fiducia, determinazione e conquiste. Una storia che ci permette di conoscere questa neurodivergenza e ci offre gli strumenti per rivalutare il significato di parole come diversità e normalità. Su quest'ultima possiamo mettere il sigillo della certezza: è un concetto statistico. Sull'altra possiamo ancora lavorare. (E. S.)


Ha detto la stampa:

"Emanuele Santoro ci restituisce una versione convincente di questa storia anche nel cercare una resa vocale e gestuale che non risultasse artificiosa nel suo fraseggio spiccante e spezzato allo stesso tempo. Così come Lorella De Luca è una madre che, in retrospettiva, con la calma di una disperazione guarita può rendere la sua testimonianza piana e consolante (...)" M. C. - L'Osservatore, 22.03.25


Hanno detto gli spettatori:

NOTA: Commenti che il pubblico ha lasciato su un quaderno all’uscita dalla sala teatro, inviato tramite mail o messaggio. Il simbolo (?) indica che chi ha commentato sul quaderno non ha firmato o che la firma è risultata illeggibile.


"AUTlook È un viaggio emotivo, uno squarcio di verità, una testimonianza autentica che ti entra dentro. È il racconto crudo e poetico di una madre e di un figlio. Di cadute e risalite. Di punizioni e perdoni. Di amore e determinazione. Di neurodivergenza, sì, ma soprattutto di umanità. Un invito a guardare all'autismo con occhi nuovi. E forse, anche a noi stessi. Non è solo teatro. È consapevolezza. È cambiamento. È vita." (Dott.ssa Monia Gabaldo)

"Interessante e spero si veda questo spettacolo anche nelle scuole in Ticino."(C. M.)

"Grazie per questo toccante spettacolo che porta a galla emozioni di vario tipo. Interessante per far scoprire l'autismo e le sue sfaccettature. Ho trovato molto particolare e bello l'intercalare del racconto di Emanuele, di persona sul palco, e il racconto della bravissima attrice in video. Bravi bravi bravi! Un abbraccione" (Sonia)

"Spettacolo molto interessante! Grazie" (Nadia, Kian, Sara)

"Grazie per aver portato questo argomento con questa sensibilità!" (Monica)

"Interessante, emozionante, profondo. Bravissimi!" (Sonia)

"Un'interpretazione molto intensa. Un omaggio profondo a coloro che non riescono a comunicare le loro esigenze, la loro unicità e ai genitori che vivono questa esperienza così complessa accanto ai loro figli." (J. A.)

"Autlook di Emanuele Santoro è una preziosa introduzione al tema dell'autismo, capace di restituire -- attraverso il dialogo tacito tra i monologhi di madre e figlio -- la complessità della cura come relazione reciproca. Una narrazione che lascia emergere, senza forzature, la tensione sottile tra il curare e l'essere curato, che abita tanto chi accompagna quanto chi è accompagnato." (M. C. - Fondazione Sasso Corbaro, Bellinzona)

"Ci è piaciuto molto " (E. G.)

"Complimenti per il lavoro splendido!"(Gilda)

"Grazie!" (Iris e Ella)

"Uno spettacolo davvero bello ed emozionante, un attore bravissimo.  Ci sono tante parole per definire il tutto." (P.L.) 

"Spettacolo bellissimo!" (L. P.)

"Bravi!" (Paolo)

"Grazie Emanuele. Più che coinvolgente. Ottimo lavoro." (Dario)

"È stato molto bello! Emanuele bravo come sempre, l'attrice mi è piaciuta tantissimo e anche la regia." (Cristina)

"Grazie!" (Eli, Carla, Franco)

"Da ex insegnante, uno spettacolo di grande valore che ogni scuola dovrebbe proporre a suoi allievi!" (G. P.)

"Grazie!" (?)

"Grazie per questo talento generoso!" (Jeannick)

"Ottimo spettacolo. Un argomento molto complicato e sconosciuto a tanti.". (M. P.)

"Meraviglioso!" (F.C.)

"È stata un'esperienza davvero unica e speciale. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione! Spettacolo emozionante ma soprattutto arricchente, ricco di spunti. Emanuele grandissimo!" (M. V.)

"Emozionante e permette di riflettere profondamente sulle situazioni, su di sé, sulla propria vita." (M. D.)

"Grazie a Emanuele Santoro e alla Dottoressa Anna Saito per aver dato voce e significati alle emozioni vissute come madre." (P. B., Autismo Svizzera)

"Grazie per questa importante sensibilizzazione alla popolazione, alla sensazione di venir visti e capiti quali diretti interessati o parenti e un grande grazie anche ai ragazzi che sono intervenuti." (I.F.A.)

"Mi è piaciuto moltissimo, fa riflettere, da info/la possibilità di capire anche con il cuore qualcosa in più sull'autismo, è emozionante. Davvero stupendo! Saluti."  (C. K.)

"Evento empatico e di conforto. Complimenti!" (Dott.ssa L. J.)

"Emozionante." (Giorgio e Michela)

"Bellissimo!" (M.C.)

"Toccante!" (Claudia)

"Bellissimo spettacolo che cattura l'essenza dell'autismo. Complimenti!" (N.M.)

"Serata stupenda!" (Steven)

"Sempre tendere alle proprie aspirazioni." (C. G.)

"Molto bene e interessante!" (M.S.)

"Emozionante! Grazie mille per questa serata! Grazie!" (M.P.)

"Ottimo, interessante. Grazie!" (Silvia)

"Emanuele bravissimo e pure Lorella. Grazie per la bella esperienza, è storia che tocca tutti. Tutti ma proprio tutti hanno un percorso di adattamento che risuona. Insomma bello, sono felice di esserci stata."  (E. G.)

"Bello. Tema non facile trattato con delicatezza senza cadute nel pietismo."  (A. C.)

"Bravissimo!" (M. C.)

"Spettacolo proprio impressionante!!! Bravissimo!" (?)

"È sempre prezioso vedere l'importanza della rappresentazione: vedersi! Grazie!" (Paola)

"Emanuele! È stato molto emozionante, merita tanto! Bravissimo!!!" (Nicolò)

"Grazie mille per questa splendida testimonianza. Siamo tutti diversi e unici." (Ann)

"Grazie Emanuele! Con tutto questo impegno che ci metti, ci lasci dei messaggi importanti da tenere sempre in considerazione per la vita di ognuno di noi." (J., A., N.)

"Sei stato grande! Grazie di cuore per tutto quello che hai fatto." (Vittorio e Steven)

"Grazie zio, hai trasmesso tanto. Complimenti!" (Lolly)

Wow! Che lavoro! Che fatica! Troppo bello! (G. D.)

"Complimenti! L'importante è parlarne, sempre di più!" (Alba)

"Grande lavoro sul personaggio. Bella prova. Tema massiccio lo sappiamo, ma tu bravo e coerente fino alla fine. Molti complimenti anche all'attrice, mi è piaciuta moltissimo, è arrivato tutto il carico di umanità anche in video. Un abbraccio" (K. T.)

"Anche se è la terza volta che ho potuto vederlo, ci sono sempre sfumature diverse che capto durante lo spettacolo." (Iris e Ella)

"Caro Emanuele,complimenti per questo spettacolo straordinario e per la tua interpretazione eccezionale. Ancora una volta sei riuscito a farci entrare nel mondo delle persone spesso percepite come "diverse". Hai offerto uno spunto di riflessione prezioso, non solo per chi interagisce con persone neurodivergenti, ma anche per me, nella relazione con le mie figlie: ciò che l'altro fa ha sempre un senso per lui, e sta a noi sforzarci di comprenderlo e rispettarlo. Grazie di cuore! ? Ti auguro una buona continuazione e non vedo l'ora del prossimo spettacolo,magari toccando un altro tema di questo tipo? ?" (T.)

 


Di e con
Emanuele Santoro

E con
Lorella De Luca

Tratto dal libro
"There is a boy in here" di Judy e Sean Barron

Assistente alla regia
Antonella Barrera

Commenti sonori
Roberto Albin

Produzione
e.s.teatro, Lugano

Con il sostegno di
Autismo Svizzera, Breganzona
Clinica Santa Croce, Orselina
Fondazione Week Ends, Breganzona
Repubblica e Cantone Ticino DECS Fondo Swisslos
Città di Lugano
AIL, Lugano
Edilteam, Gravesano

In collaborazione con
Autismo Svizzera, Breganzona
Fondazione Sasso Corbaro, Bellinzona
Clinica Santa Croce, Orselina
Dott.ssa Anna Saito, Locarno
Dott.ssa Monia Gabaldo, Verona-ITA
Geraldine Dardano, Ascona

Durata ca. 75 min.


di Emanuele Santoro
e.s.teatro
emanuelesantoroteatro