"Non c'è più nessuno educato. Nessuno più prova a mettersi nei panni dell'altro." (dal film Joker)
Le storie di Casula sono frutto degli appunti di lavoro di educatore all'interno di un reparto psichiatrico moderno, a Cagliari, dal 2008 al 2010. Piccole grandi storie, intense, che vanno dritte al cuore, degne di essere raccontate, in cui tra fragilità e paradossi, a rendersi straordinari con la loro dignità e ricchezza, sono proprio i pazienti. Frammenti di vita, testimonianze, riflessioni, narrate in chiave ironica e drammatica al tempo stesso. Storie che ci ricordano l'importanza dell'ascolto e della capacità di vedere oltre il confine di regole, insegnamenti e convenzioni che, se non mediati da buon senso, chiarezza d'intenti e da una visione allargata, rischiano di imbrigliarci e farci perdere il verso senso delle cose e della vita. Un'attitudine all'ascolto ancor più necessaria in un tempo sfuggevole come il nostro, nel quale cristallizzare il presente è sempre più difficile. (Emanuele Santoro)
"Il libro di Giovanni Casula mi ha fatto commuovere e ricordare il periodo in cui feci il volontario fra i miei amati "matti": ho rivisto il volto di tutti i miei strani amici, che popolavano le mie giornate, colorando il mio tempo di mille sfumature. L'umanità che emerge dalle sue caleidoscopiche storie ricche di vita vissuta, sono un modo perfetto per posare il nostro sguardo su un mondo che può cambiarci la vita". (Simone Cristicchi)
Hanno detto:
"Nel recital sono ripercorse le storie di alcuni pazienti, che il pubblico ha conosciuto grazie al talento di Emanuele Santoro, capace di restituircele in tutte le loro sfaccettature, nelle loro debolezze e curiose stravaganze, e tramite un racconto che coniuga la drammaticità di queste storie agli aspetti più divertenti." L'osservatore, 17 febbraio 2020.